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Channel: VERSO LA STRATOSFERA
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Ivan Cattaneo - 1975 - UOAEI

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TRACKLIST:

01. Vergini e serpenti
02. Frammenti
03. Darling
04. Spezzi e spazi
05. Oltre la fiaba
06. Big-Bang
08. Sulla strada di gomma
09. Grappoli di cocco o urla di farfalla
10. Darling 2
11. Pomodori da Marte
12. Assaggia...
13. Giochi d'insetti
14. Il bambino è perverso


FORMAZIONE:

Ivan Cattaneo - voce
Massimo Villa - tastiera, basso
Walter Calloni - batteria
Kevin Bullen - chitarra
Lorenzo Vassallo - percussioni
Pepé Gagliardi - tastiera
Mario Lamberti - percussioni
Paolo Donnarumma - basso
Gianni Bedori - sax, flauto
Mauro Pagani - violino


Mi piace da sempre questo disco di esordio di Ivan Cattaneom datato 1975. E' fresco, autentico, ancora oggi innovativo. La voce usata come strumento, come sperimentazione, con linguaggi inventati, sulla scia di altri altri grandi vocalist italiani come l'Alan Sorrenti di Aria (tra i punti più alti del progressive italiano). Troviamo un pugno di musicisti di élite ad accompagnarlo in questa prova di esordio: Mauro Pagani, Walter Calloni, Kevin Bullen, Paolo Donnarumma. Devono ancora arrivare i tempi del geghegé, degli italian graffiti, delle bandiere gialle e delle stantie bamboline che fanno no, no, no, dove Ivan si piega al consumismo più bieco e nazionalpopolare. Ivan Cattaneo nel 1975 è un giovanissimo 22enne (classe 1953) lombardo, da poco rientrato da Londra dove ha svolto i mestieri più vari. Nella capitale britannica, vai a capire perché, conosce personaggi di primo piano della scena musicale, da David Bowie ai Roxy Music, per arrivare a Cat Stevens. Diventa pittore e grafico del Gay Liberation Front partecipando agli eventi artistici della Londra anni 70. 

A very young Ivan
Tornato in Italia, esordisce come cantante e chitarrista nel 1974 al Salone Pierlombardo di Milano (oggi Teatro Franco Parenti) in una serata accanto agli Area, Franco Battiato e Francesco De Gregori. Conosce il produttore Nanni Ricordi, che in quel periodo sta formando il cast dell'etichetta alternativa Ultima Spiaggia per la quale incide nel 1975 l'album d'esordio "UOAEI" (le 5 vocali, basi portanti dei suoi vocalizzi). L'album passa piuttosto inosservato, nonostante l'elenco dei prestigiosi collaboratori. Peccato, avrebbe sicuramente meritato di più. Ma siamo sempre in tempo per rivalutarlo, seppur a distanza di 40 anni. La punta di diamante del disco è sicuramente Darling, affresco surreale in lingua "cattanea", proposta in due diverse versioni. Seguirà nel 1977 l'album "Primo secondo frutta (IVAN compreso)", arrangiato da Roberto Colombo. Poi...la fine. "UOAEI"è stato ristampato in versione CD dalla BMG nel 2004.

Enjoy!



Post by George


Carmelita Gadaleta - 1975 - Una canzone coltello

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TRACKLIST :

01 - Samba Della Speranza
02 - Come Va Via La Pasqua
03 - Un Figlio Del Sud
04 - La Vidalità
05 - Una Storia Da Raccontare
06 -  Una Canzone Coltello
07 - L'Idea
08 - Evviva Per Gli Studenti
09 - Danza Triste
10 - Ballando Xaxado
11 - La Solitudine

12 - Residui passivi (bonus track - Side A, 1977)

Il primo post settembrino è sempre una gran fatica, amici cari. Per fortuna questo blog vanta tanti sodali e simpatizzanti, tra i quali Andrea che, in collaborazione col socio Tito, ci ha prontamente fornito l'unico raro album inciso nel 1975 da Carmelita Gadaleta, presente da tempo nella wishlist. "Una canzone coltello"è un album molto particolare, ai confini tra folk, classicismi e poche concessioni ad ascolti più facili. Molto bella la voce della cantante pugliese, sempre più che all'altezza della situazione. Su tutte le canzoni segnalo la title track, davvero tagliente nel testo e nell'atmosfera (e poteva essere altrimenti?), ma tutto il disco è di ottima qualità, con belle parti strumentali acustiche. Prima di quest'album, Carmelita nel 1974 aveva già inciso, con la collaborazione del fratello Eugenio alla chitarra classica, un album folk intitolato "La buona sera - Canti popolari di Puglia e Lucania". Vi ricordo infine che Carmelita è presente con un brano anche nell'album compilation dal vivo "Trianon", presentato recentemente dal nostro caro amico Frank-Onequi, naturalmente sulla stratosfera!!!
 
L'album che qui vi presentiamo è ""side wrap", ovvero in due files sono contenuti rispettivamente il lato A (brani da 1 a 5) ed il lato B (brani da 6 a 11) dell'album. Ho aggiunto come bonus track la bella "Residui passivi", lato A di un singolo del 1977 della Gadaleta. Del lato B "Canzone di città" e dei 2 altri brani ("Sandro trasportando" e "Naufragio a Milano"), inclusi in un altro 45 giri inciso dall'artista nel 1979, purtroppo non si trova traccia.


Post del capitano, un grazie enorme agli amici Andrea di "Arrivano gli Sprassolati! - Radio Orvieto Web" per aver messo a disposizione l'originale e a Tito per il vynil rip.

Nuvole di Paglia - 1994 - And then...

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TRACKLIST:

01  I'm numbering nine stars
'2  Love me so in the rain
03  And then
04  Mr. Oliver
05  Flashing with love
06  Stop you! Time
07  Guardando te mi trovo io
08  Sei stata tu
09  Ombre svolazzanti
10  Tutti i giorni miei


FORMAZIONE

Davide Zanetti: drums
Franco Serena: vocals
Mauro Periotto: bass
Alberto Gally: guitar

guest:

Aldo Tagliapietra (Le Orme): bass
Carlo Santacatterina: keyboards
Alberto Lazzarin: keyboards, electric & synth guitars
Sandro Sarda: guitar
Al Corvara: percussions
Roby Colella: guitars, percussion, harmonica
Francesca Bertazzo: vocals


Ogni promessa è debito. Dopo il "Live 73" pubblicato qui eccoci alle prese con la seconda prova discografica delle Nuvole di Paglia, "And then", pubblicata nel 1994 dalla Mellow. La biografia della band e le info su questo disco le ritroverete nella pagina di "Live 73". 

Che dire di "And then"? Disco semplicemente stupendo, sonorità anni '70 tipicamente anglosassoni, la voce potente di Franco Serena sostenuta da una base ritmica - basso, batteria - che non lascia tregua, la chitarra solista di Alberto Gally che affronta assoli incredibili, un disco decisamente di caratura internazionale. Il rock e il blues, intrisi di venature prog, si snodano lungo 10 tracce, quattro delle quali cantate in italiano. La lista degli ospiti supera di gran lunga quella dei musicisti effettivi (un quartetto), a cominciare da Aldo Tagliapietra delle Orme Ascoltatelo più volte e giudicatelo con la dovuta calma. Capolavoro sconosciuto e degno di ben più alti fasti. Grandi Nuvole di Paglia. Non mi entusiasmo facilmente, ma in questo caso mi rammarico che non vi sia stato un seguito a questi due dischi eccelsi.


Post by George 

Le compilation della Stratosfera vol. 15 - 2002 - Pop Villa Pamphili

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TRACKLIST CD 1

01.  Banco del Mutuo Soccorso - R.I.P. (Requiescant in pace)
02.  Balletto di Bronzo - Eh eh ah ah
03.  The Trip - Una pietra colorata
04.  New Trolls - Autostrada
05.  Festa Mobile - La corte di Hon
06.  Acqua Fragile - Morning comes
07.  Cervello - Melos
08.  Perigeo - Fata Morgana
09.  Quella Vecchia Locanda - Villa Doria Pamphili
10.  Capitolo 6 - Grande spirito
11.  Hunka Munka - Fino a non poterne più
12.  I Krel - Fin che le braccia diventino ali
13.  Osanna - L'uomo
14.  Museo Rosenbach - L'ultimo uomo
15.  J.E.T. - Il prete e il peccatore
16.  Premiata Forneria Marconi - Impressioni di settembre


TRACKLIST CD 2

 01.  Il Volo - Il calore umano
02.  Biglietto per l'Inferno - Confessione
03.  Reale Accademia di Musica - Il mattino
04.  Fholks - Mi scorri nelle vene (Soldier in our town)
05.  Napoli Centrale - Campagna
06.  Rovescio della Medaglia - La mia musica
07.  Area - Luglio, Agosto, Settembre (nero)
08.  Fiori di Campo - Fuori città
09.  Alluminogeni - La stella di Atades
10.  Nuova Idea - Svegliati Edgar
11.  Pierrot Lunaire - Ouverture XV
12.  Delirium - Canto di Osanna
13.  Raccomandata con Ricevuta di Ritorno - Su una rupe
14.  Semiramis - Luna Park
15.  Jumbo - Suite per il Sig. K: Dio è
16.  Le Orme - Sguardo verso il cielo


Ennesima compilation dedicata al progressive italiano, seguendo il percorso cronologico indicato da Augusto Croce sul suo sito Italian prog. Nel 2002 la BMG pubblicò questo doppio CD antologico dal titolo un po' fuorviante: non illudetevi, non si tratta della registrazione live del celebre festival pop di Villa Pamphili del 1972, ma di una raccolta di brani in studio realizzati da gruppi e musicisti che (non proprio tutti) parteciparono a quel glorioso festival romano. E' comunque una ghiotta occasione per riascoltare la summa del prog italiano agli albori degli anni '70.


Non mi dilungo oltre. Vi invito a leggere questa ottima recensione del disco realizzata da Ivano Rebustini pubblicata su Rockol. La potrete leggere cliccando qui


Un ringraziamento va anche al caro amico Danilo, dal cui sito, Helaberarda, ho carpito alcune immagine nostalgiche di quel fulgido ed irripetibile periodo.
Buon ascolto.


Link CD 1
Link CD 2

Post by George

Two Millions dollars baby !!!

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Due milioni di visualizzazioni da marzo 2011...


...Grazie infinite a tutti...


...La vera ricchezza di questo blog...

 
...Siete voi!!!

Aquarium Sounds - 1979 - Aquarium Sounds (vinyl) with bonus tracks

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TRACKLIST:

01  Ascendente Pesci
02  Pulsazioni
03  Calma interiore
94  Anglia
05  Elena Tip (con Ilona Staller)
06  Buio
07  Pressione esterna
08  Dialogo
09  Acquario
10  Thrilling

Bonus tracks

11  Elena - 45 giri, lato A, 1979
12  Inediti dallo sceneggiato "Così per gioco", 1979


Prima constatazione: questo disco, rigorosamente in vinile dal momento che non esistono ristampe in CD, è considerato raro. Seconda constatazione: le informazioni sono piuttosto scarse, specie per quanto riguarda i musicisti che accompagnano il titolare di questo prodotto, Filippo Trecca, noto compositore di musiche per film e per sceneggiati televisivi.

Augusto Croce, con estremo sintetismo, sul suo Italian prog recita: "autore di un LP molto raro, uscito probabilmente solo in forma promozionale, e di due 45 giri, questo misterioso gruppo faceva capo a Filippo Trecca, noto compositore di musiche per il cinema e la televisione, ma si sospetta che con lui abbiano suonato importanti musicisti del giro progressive romano. L'album è composto da 10 brani strumentali di breve durata, basati prevalentemente sulle tastiere e più vicini al pop che al progressive". E fin qui tutto bene. 

Wikipedia va oltre e ci fornisce qualche informazione in più.
Apprendiamo che gli Aquarium Sounds "sono un fantomatico gruppo musicale italiano, dietro al quale si celava il solo Filippo Trecca, autore di tutti i brani, coadiuvato da un gruppo di ignoti esecutori. A nome Aquarium Sounds vennero pubblicati due 45 giri, legati a sigle di programmi televisivi della RAI, per la RCA Italiana nella serie RCA Original Cast. L'LP non venne mai messo in commercio. I brani sono tutti strumentali. Il primo singolo, pubblicato nel novembre 1978, comprendeva Acquario, sigla del programma omonimo condotto da Maurizio Costanzo, mentre il lato B conteneva Ascendente pesci. L'idea di celarsi dietro lo pseudonimo di Aquarium Sounds deriva, molto probabilmente, da questa produzione. Le immagini che accompagnavano le sigle di testa e di coda erano una serie di inquadrature dei pesci nel particolare tavolo/acquario che caratterizzava la scenografia del programma. La prima puntata andò in onda il 13 ottobre 1978.

Susanna Agnelli, Rino Gaetano e Maurizio Costanzo ad "Acquario" nel 1978
Il secondo singolo, edito nel gennaio 1979, contiene due temi realizzati per lo sceneggiato cult televisivo "Così, per gioco" (cinque episodi andati in onda a partire dal 17 febbraio 1979 per la regia di Leonardo Cortese, con Mariano Rigillo e Maddalena Crippa nel ruolo di Elena, sceneggiato da Casacci e Ciambricco e girato, per quel che riguarda gli esterni, in Abruzzo. Sul lato A appare il brano Elena, arricchito dall'armonica di Franco Di Lelio, utilizzato per la sigla di coda del programma. Il lato B è occupato da Buio, ascoltabile in parecchi momenti intermedi dello sceneggiato. Tutti i singoli, ad eccezione di Elena, sono inclusi nel 33 giri. 


Nel 1979 venne stampato, sempre per la serie Original Cast nella linea "SP", il 33 giri intitolato semplicemente "Aquarium Sounds". Il disco, dotato di una copertina originale a busta chiusa, non venne distribuito ufficialmente e, di fatto, non giunse mai nei negozi, così come la maggior parte degli album Original Cast editi con il suffisso "SP" al numero di catalogo. Su tutte le copie è riportata sull'etichetta la dicitura "vietata la vendita al pubblico". Realizzato, probabilmente, per uso interno alla RAI, contiene dieci brani, in parte composti per lo sceneggiato, inclusi - come già detto - i brani già editi su singolo e una nuova versione di Elena, intitolata Elena Tip, dove sono presenti dei vocalizzi di Ilona Staller che sostituiscono le parti dello strumento che fa da controcanto all'armonica, rispetto alla versione sul 45 giri. Il tema dei titoli di testa dello sceneggiato, realizzati a disegni animati da Manfredo Manfredi e Aldo Raparelli,  è intitolato sull'LP Pulsazioni. Essenziali i crediti riportati in copertina che, oltre a ringraziare la Staller, specificano " Musiche di Filippo Trecca eseguite da "Aquarium Sounds"".

Un'immagine tratta dallo sceneggiato "Così, per gioco" - 1979
Ignota la formazione di chi eseguì le musiche. Supposizioni e raffronti stilistici porterebbero a pensare ad un coinvolgimento di membri provenienti dal progressive di ambito romano, ma nulla è stato ufficialmente confermato. Oltre ai due brani del primo singolo, si può datare anche al 1978 il brano Anglia. Assente nelle musiche dello sceneggiato è, di fatto, uno sviluppo differente del tema musicale già espresso in Acquario. Nel corso dello sceneggiato si possono ascoltare alcune tracce non presenti sull'album, come una versione per sax solista di Elena. Altri brani del 1979 presenti sul disco, vedi Calma interiore e la versione "Tip" di Elena, non vennero utilizzate per sonorizzare i filmati. La seconda bonus track l'ho tratta da Youtube, dove qualche appassionato ha sintetizzato le musiche inedite comprese nei primi quattro episodi dello sceneggiato (incluso qualche dialogo). 
E così, per la gioia dei completisti, abbiamo raccolto l'intera, seppur stringata, produzione degli Aquarium Sounds. Tutto ciò detto: buon ascolto. 



Post by George

Gaetano Liguori Idea Trio - 1975 - I signori della guerra + Idea Quintet - Live in Milano 1979

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 Gran bel disco questo che vi presentiamo, da parte di un musicista che è davvero uno dei big del jazz italiano (lo dimostra la sua nutrita discografia, dalla pagina ufficiale dell'artista) e che negli anni 70  ha coraggiosamente coniugato contestazione e free jazz. Ricordo che Gaetano Liguori era già apparso sulla stratosfera, in compagnia di nientepopodimeno che Demetrio Stratos. Lo potete constatare voi stessi qui, in un bel post curato da George e MisterX. Prima di passare al "succo" del post, per aiutare a comprendere la caratura musicale ed umana del personaggio, credo sia utile leggere la sua biografia: ne allego qui di seguito alcuni tratti fondamentali, al link la versione completa: "Diplomato in Pianoforte e in Composizione Elettronica al Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano, si è presto affermato come leader del gruppo Idea Trio, con cui ha tenuto più di tremila concerti, raggiungendo, con la sua musica ed i suoi dischi e CD (più di trenta), le più svariate realtà, suonando in piazze, festival, fabbriche, scuole, teatri e centri sociali. Nel 1978 ha ottenuto il Premio della Critica Discografica per il suo disco , in duo con suo padre il batterista Lino Liguori. ha tenuto tournée in Germania, Francia, Svizzera, Portogallo, Cuba (Festival Internazionale della Gioventù) ed è stato, inoltre, il primo musicista jazz italiano a suonare in India, Thailandia, Singapore e Malesia. Ha preso parte a numerosi viaggi di solidarietà in Eritrea, Senegal, Sahara, Amazzonia, Nicaragua, Gerusalemme e Sarajevo, dove ha suonato per “Time for Peace”, Beirut, per la commemorazione dell’anniversario di Sabra e Chatila e in ultimo Bagdad, Damasco, Aleppo, Istanbul (...)".


1 - Gaetano Liguori Idea Trio - 1975 - I signori della guerra

TRACKLIST :

1. I signori della guerra (8:08)
2. Garabongo (6:21)
3. Don Mario Blues (3:50)
4. Tarantella del vibrione (6:36)
5. Inco (5:17)
6. Viva la Cassa del Mezzogiorno (5:56)

Sempre dal sito ufficiale dell'artista, ecco come nacque questo particolare progetto musicale: "Aprile 73, dalla cantina di via Tadino a Milano uscivano baldanzosi tre giovani che, dopo anni di militanza in uno dei primi gruppi di free jazz, si misuravano con la più classica delle formazioni jazz il TRIO. Il debutto fu al Jazz Power mitico locale sovrastante il Motta della galleria Vittorio Emanuele. I punti di riferimento erano Cecil Taylor, Ornette Coleman, ma anche Emerson Lake and Palmer, Nono, Berio, Maderna, ma anche la canzone politica. Furono anni di concerti nelle piazze, nelle scuole, nelle fabbriche occupate, nelle Università... Insomma il Jazz dell’IDEA trio diventò la colonna sonora del Movimento (...)." (Andate qui se volete leggere l'intero articolo). Prima di quest'album, nel 1974 il Gaetano Liguori Idea Trio aveva registrato un altro album, sempre all'insegna della protesta politica, "Cile libero, Cile rosso", non postabile perchè recentemente ristampato.

Gaetano Liguori Idea Trio :

Roberto Del Piano - elettric bass
Filippo Monico - batteria
Gaetano Liguori - pianoforte



2 - Gaetano Liguori Idea Quintet - Live in Milano 1979
Rec. live at "Palazzina Liberty", Milan, Italy, on March 22, 1979  (mics recording)

TRACKLIST :

1. Peppina (14:44)
2. 3/4 Per Danilo (12:52)
3. Il Tango (13:38)
4. Ballata Per Un Vicolo (07:40)
5. Corale Per Albert Ayler (11:30)
6. Suite Del Terzo Mondo (36:09)
7. Geronimo Boogie (04:33)
8. Unidentified Song by R.Rudd (07:55)

 Colgo l'occasione per accompagnare l'ascolto con un bel bootleg di qualche anno dopo, suppongo registrata con la stessa formazione a nome della quale Liguori registrò l'album "Terzo mondo", contemporaneo a questo concerto. Fonte dei files uno dei migliori blog mondiali per rintracciare bootleg, ovvero RRFC (al link il post originale). Thank you very much to Mister X.


Gaetano Liguori Idea Quintet :

Gaetano Liguori - piano
Massimo Urbani - alto sax
Danilo Terenzi - trombone
Roberto Del Piano - Fender bass
Filippo Monico - drums


LINK Disc 1
LINK Disc 2

Post by Captain with a big help from Mister X

Ciao Rodolfo

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Con ritardo, segnaliamo purtroppo la scomparsa di un altro grande artista, carissimo agli amanti del rock progressivo italiano. Sabato sera, 3 ottobre, ci ha lasciato Rodolfo Maltese, protagonista insieme al Banco del Mutuo Soccorso di 4 decenni abbondanti di musica italiana. A noi resta per sempre la grande musica che ha saputo produrre, della quale anche questo blog è attiva testimonianza...


...di nuovo insieme...


Rodolfo Maltese Group - 1987 - Il gabbiano Jonathan

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Rodolfo Maltese (R.I.P. 1947-2015)


Era tra i miei musicisti preferiti, per la sua bravura, la sua capacità tecnica e, soprattutto, per la sua grande umiltà. Un'altra scomparsa illustre e un altro vuoto incolmabile nei ranghi del glorioso Banco del Mutuo Soccorso. Questa volta l'amico Captain, causa una mia prolungata assenza per ragioni di lavoro, mi ha preceduto nel ricordo di Rodolfo Maltese, indimenticabile chitarrista e polistrumentista. Grazie Captain per avere ricordato con prontezza sulle pagine della Stratosfrea la scomparsa del nostro amico Rudy. Ho pensato di integrare il ricordo già tracciato con un disco di Rodolfo, a nome "Rodolfo Maltese Group", forse poco conosciuto, un album molto bello, pubblicato nel 1987 (e poi ristampato in CD nel 2009) dal titolo "Il gabbiamo Jonathan". Si tratta di un disco completamente strumentale, musica libera come  libero è il gabbiano raffigurato sulla copertina, assolutamente distante dalle atmosfere prog del BMS o da quelle etniche degli Indaco. Qui siamo sul terreno di un solido soft rock jazz di alta levatura, con un Rodolfo Maltese che si destreggia tra chitarre acustiche ed elettriche, accompagnato da ottimi musicisti (Walter Martino, Andrea Alberti, ecc. ) e da qualche ospite celebre (Vittorio Nocenzi, Riccardo Cocciante, Alfredo Golino). Un lavoro atipico nel panorama dei dischi solisti di Rodolfo Maltese, da assaporare e gustare con la giusta calma e con una certa attenzione, se volete coglierne tutte le sfumature.

Rodolfo Maltese Group - Il gabbiano Jonathan


TRACKLIST:

01 Flamingo 
02 Mirage 
03 Long time a go 
04 Eleonor 
05 Geronimo 
06 Births86: uno 
07 Il volo del gabbiano 
08 Births86: due
09 Classical gas (bonus track dalla ristampa CD 2009)


FORMAZIONE

Rodolfo Maltese - electric and acoustic guitars, Roland synthesizer
Tony Armetta - bass
Walter Martino - drums
Francesco Marini - sax and Heavy 2000 AKAY
Andrea Alberti - piano, keyboards
Massimo Carrano - percussion

Special guests:

Vittorio Nocenzi - Mini Moog (1)
Riccardo Cocciante - vocals (3, 8)
Alfredo Golino - drums (9)
Beppe Cantarelli - rhythm guitar (9) 


Due parole per ricordare Rodolfo Maltese, grande eroe del prog italiano, spentosi sabato scorso, 3 ottobre, all'età di 68 anni. E' mancato al Policlinico Umberto I di Roma, dopo anni di lotta contro un male incurabile che alla fine se l'è portato via. Ma nonostante la malattia, Rodolfo, con tenacia, da vero cambattente, non ha mai smesso di portare avanti le sue attività attraverso il Banco e gli altri progetti paralleli. Questo il messaggio di commiato pubblicato sulla pagina facebook del Banco, citando Moby Dick: "Ci stringiamo in un silenzio raccolto, discreto, profondo - proprio come te Rudy. Il dolore e' troppo, ma ti dedichiamo il sorriso che, in tanti anni, non ci hai fatto mai mancare.... E danzerai colpendo al cuore la luna".


Rodolfo (con il nomignolo Rudy) nasce a Orvieto e, figlio di musicisti, fin da piccolo viene incoraggiato alla musica. Il suo primo strumento è la chitarra. Dopo l'esperienza con gli Homo Sapiens, iniziata nel 1966, nel 1973 entra nel Banco del Mutuo Soccorso al posto di Marcello Todaro. "Io sono nato libero" sancisce il suo battesimo musicale col Banco sia alle chitarra che alla tromba. Collabora poi con artisti del calibro di Angelo Branduardi e Riccardo Cocciante e forma negli anni successivi un gruppo parallelo al Banco, gli Indaco (ampiamente presenti sulla Stratosfera) addentrandosi nei campi dell'etno rock. Il mio ricordo per Rodolfo è ancora più forte se teniamo conto che, come me, aveva una grande passione e ammirazione per i Beatles. Non a caso aveva dedicato loro il The Beatles Project in Jazz con Andrea Biondi e Gabiele Lazzarotti e il trio Beat-Less con Francesco Di Giacomo e Maurizio Pizzardi. Negli ultimi anni ricordiamo la sua collaborazione con i Tetes De Bois, i Nu Indaco e La Fonderia. Insegnante di chitarra blues, rock, jazz presso il Progetto Musica a Roma. promotore di eventi multimediali dove fondeva arte, poesia e musica, Rodolfo Maltese era un uomo di grande cultura, eclettico e lungimirante. Che dire?
 
 Ti salutiamo con affetto, grande Rudy.

E speriamo veramente che per quest'anno sia finita qui.

Vi lascio, in conclusione, con una bella carrellata di immagini di Rodolfo Maltese col Banco del Mutuo Soccorso scattate al Tavagnasco Rock nel 1998. Le foto sono dell'amico Danilo alias Mister X, tratte dal suo blog Music Italy 70. La registrazione del concerto (peraltro acustico) l'avevo realizzata io e postata a suo tempo su questo blog. Il link è oramai defunto da tempo, ma se qualcuno desidera il reupload non ha che da chiederlo.
Buon ascolto, amici. 



Post by George

Massimo Giuntoli & Roberto Meroni - 1981 - Diabolik e i sette nani (vinyl)

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TRACKLIST:

Lato A
1. I Racconti Di Canterbury (flauto: Elena Castiglioni)
2. Mastro Antonio
3. Tre Movimenti Per Pianoforte
4. Diabolik e' I Sette Nani

Lato B
5. Lothrorian


MUSICISTI

Massimo Giuntoli - piano
Roberto Meroni - clarinet, bass clarinet, alto saxophone, baritone saxophone


Come si legge su Italian prog "si tratta di un album molto raro per questo duo, spesso descritto come Canterburiano. L'album è totalmente strumentale, simile a certa musica classica contemporanea e costruito su intrecci di piano e clarinetto". Aggiungiamo anche il sax, per completezza di informazione. In effetti l'etichetta Rombo lo pubblicò in tiratura limitata. Non esistono ristampe in CD. Per quanto riguarda i contenuti siamo decisamente al di fuori dei classici schemi del prog. Qui la musica scorre sui binari di un mix di sonorità, dal jazz all'avanguardia alla musica classica, con le note che scorrono in totale libertà (ascoltate il sax di Meroni in Mastro Antonio e ve ne farete una ragione).  Il titolo del disco è quantomeno strano: "Diabolik e i sette nani" (scusate se non colgo la metafora), ed è il primo e unico lavoro realizzato da questo duo. Massimo Giuntoli è compositore, designer e artista multimediale, mentre Roberto Meroni è sassofonista di estrazione jazzistica. 
Le informazioni su questo disco sono pressoché inesistenti. Una discreta recensione appare solo sul sito Hamelin Prog, che vi invito a visitare. Le tracce proposte sono due, una per ogni facciata, rippate direttamente dal vinile. Piccola curiosità: la lunga suite presente sul lato B del disco, Lothrorien, è stata registrata dal vivo il 29 maggio 1980 al Teatro del Parco Trotter di Milano, in occasione della "prima rassegna di gruppi non allineati" con lo studio mobile "Orecchiopardo". Il lato A è invece stato registrato negli studi dell'Istituto Musicale G. Rusconi di Rho (MI). 




Post by George

N.A.T.O. - 1982 - Logica (Die Logik) (vinyl)

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TRACKLIST:

Lato A
01  Logica (Die Logik)
02  Sensation

Lato B
03  Monsieur Le Président
04  Falsi Eroi

Gianluigi Di Franco #1

I N.A.T.O. sono:

Varo Venturi - voce, chitarre, sintetizzatori, piano, organo, percussioni, batteria elettronica e cori
Gianluigi Di Franco - voce, flauto, percussioni e cori

Hanno collaborato:

Derek Wilson - batteria in 1, 2, 4
Dario Franco - basso in 2, 4
Stefano Calzecchi Onesti - sintetizzatori e cori in 3
Alberto Arcari - piano e cori in 3
Marco Valentini - sax in 2
Linda Simpson - cori in 2
Andrea Bonig - voce soprano in 1

Varo Venturi

Unico raro mini LP pubblicato dai N.A.T.O. nel 1982, comprendente 4 brani che spaziano nei territori della new wave, sulla scia di numerose formazioni britanniche a loro contemporanee. Nel post i brani sono solo 2 (lato A e lato B).  I N.A.T.O. sono un duo composto da Gianluca Di Franco e Varo Venturi. Di Franco è una nostra vecchia conoscenza, già cantante e flautista dei Cervello con i quali incise "Melos", nel 1973, uno tra i dischi più importanti del progressive italiano. Dopo l'esperienza dei N.A.T.O. (il disco "Logica" passò del tutto inosservato) nel 1983 compose la celebre Kalimba de luna per Tony Esposito e nel 1985 Radio Africa per Tullio De Piscopo. Solo nel 1988 pubblicò il suo primo e unico album solista. Poi un cambio di rotta lo porterà ad occuparsi di musicoterapia. E' purtroppo scomparso nel marzo del 2005 a soli 52 anni.

Gianluigi Di Franco #2

Completamente diversa è la storia di Varo Venturi, dotato di un notevole eclettismo che lo porterà a spaziare in numerosi ambiti artistici: è stato fotografo, polistrumentisti in gruppi rock di avanguardia e sperimentazione, attore e, infine, videomaker e regista (professione che svolge tuttora con successo). In ambito musicale ricordiamo la collaborazione con Nada per la quale compose la maggior parte dei brani presenti nel disco "Smalto", inclusa la celebre Amore disperato. Conclusa l'esperienza N.A.T.O., nel 1984 forma il trio Richter, Venturi e Murru con i quali incide un singolo (Mondorama), e successivamente un intero LP. Di loro parleremo tra qualche giorno, qui sulla Stratosfera. Proseguendo con le esperienze artistiche, Varo Venturi nel 1987 forma i Guernica con la cantante Liliana Richter,  quindi produce i Blossom Child e nel 1993 realizza alcuni brani dance. Produce l'album "Orchestra Spettacolo Mariani" per il rapper Roberto Mariani e tre album per la cantante Francesca Schiavo. Poi la svolta nel mondo del cinema: dirige e produce numerosi cortometraggi (Cosmos Hotel, Don Giovanni), recita al fianco di Valeria Golino in "Controvento" e qualche tempo dopo in "L'Italiano". Nel 2003 inizia a girare "Nazareno", lungometraggio autoprodotto in totale indipendenza insieme a Luisa Fusconi. Negli ultimi anni gira film di fantascienza.

Varo Venturi in veste di regista

E con questo post abbiamo dato un'altra bella sforbiciata alla nostra mitica wishlist.
Buon ascolto.



Post by George

Walter Maioli, Patricia Meyer, Luce Maioli - 1987 - Strumenti musicali della preistroria - Il paleolitico

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"TRACK"LIST :

01 - La danza delle foglie
02 - Flauti
03 - Osso d'aquila per la danza degli spettri
04 - Rombi volanti
 05 - Il corno, la tartaruga, l'arco e la selce
06 - Le pietre sonore della caverna
07 - Le pietre del fiume
08 - I semi vegetali - voci della Jungla Pt.1
09 - I semi vegetali - voci della Jungla Pt.2
10 - Lo spirito della palude
11 - Il linguaggio del mare
12 - Reperti amazzonici Pt.1
13 - Reperti amazzonici Pt.2
14 - Lato B "sidewrap"

Captain's intro - Un graditissimo ritorno quello di Frank-One, ultimamente rapito da nobilissimi impegni radiofonici. E come il nostro amico ci ha abituato, è un ritorno col botto: leggete la curiosa storia di questa registrazione, e di come Franco ne è venuto in possesso, e capirete che ci troviamo di fronte ad un'autentica rarità. Ringrazio di cuore Frank One per l'ennesimo "First time on the web" della Stratosfera e gli lascio tosto la parola...

"E’ davvero lungo tempo che non pubblico nel nostro meraviglioso blog qualche lavoro di quelli che “a noi ci piacciono”, il fatto è che purtroppo, o forse dovrei dire per fortuna, ho trascorso l’intera estate collaborando alla trasmissione estiva di Radio Popolare “Dalla Genesi alla Rivelazione”, costola italiana di From Genesis to Revelation. Ma ora che l’estate è terminata posso provare a regalare ai nostri amici qualcosa di sfizioso. E riprendo con questa particolare opera di Walter Maioli, ma ritengo sia simpatico e curioso partire dall’inizio... Siamo nell’Aprile 1987, molti sanno che la mia professione è quella di autista pubblico in servizio da piazza, ovvero taxista in quel di Milano, ed un giorno ricevo una chiamata da un paesino alle porte di Milano, per l’esattezza dietro Linate (cercate di capirmi…. la privacy). Arrivato sul luogo sale un signore che mi chiede di portarlo al Planetario di Milano sito in Corso Venezia. Per quella magia che spesso si crea tra taxista e cliente mi racconta che lui è un musicista che sta sonorizzando delle lezioni appunto al Planetario, e mi dice che un tempo suonava anche in un gruppo che però nessuno conosce. Già appassionato di musica italiana, della nostra musica, gli chiedo quale fosse il gruppo e lui mi risponde:”Mah, sai avevamo anche uno strano nome : AKTUALA”. A quel punto mi giro e gli chiedo se fosse Maioli o Cavallanti (anche perché Trilok Gurtu l’avevo appena visto su una rivista musicale e ne ricordavo bene le sembianze), meravigliato non poco mi risponde:”Sono Walter Maioli”. Parliamo di tante cose, delle mie passioni, dei suoi progetti, ricordo che da poco avevano ristampato Futuro Antico, e mi confessava che aveva dato la liberatoria credendo che sarebbe stato fatto un lavoro per pochi intimi, mentre invece… e tutto senza vedere un solo soldino da parte sua. Arrivati a destinazione, mi saluta, si congratula per la mia “cultura” musicale e soprattutto tira fuori la qui presente cassetta: ”Questo è un lavoro che abbiamo fatto l’anno scorso, non so se lo pubblicheremo o meno, per ora è solo in cassetta, tienilo in mio ricordo”

Ed eccolo qui : certo è un lavoro davvero particolare, ma credo che potrà essere apprezzato proprio per la sua “unicità”, o almeno lo spero. Una sola ed ultima precisazione : il lato A della cassetta, così come da copertina allegata, è perfetto, preciso nei titoli e nelle durata dei brani. Nel lato B al contrario, eccezion fatta per il brano 1 (Le pietre del fiume), non sono riuscito a trovare alcuna corrispondenza, cosicché ho pensato di agire così : un primo upload con i brani divisi così come recepiti all’ascolto. Un secondo link con l’intero lato B in soluzione di continuità (il brano 14), senza cercare di suddividere i brani, lo farete voi secondo quanto più vi aggradi. 

 Bene, con la speranza di trovare il tempo da dedicarvi in maniera più consistente, vi saluto con l’augurio mio usuale di buona salute a voi tutti. FRANK-ONE"


Post by Frank-One & Captain

Taberna Mylaensis - 1981 - Gricalata (vinyl)

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TRACKLIST:

Lato A
01  Canzuni di la primavera
02  Prighiera a Cristu
03  Gricalata
04  Amuri ca luntanu stai
05  Li Francisi cu' la so' putenza

Lato B
01  'U caudu
02  La sira di l'estati
03  Sugnu 'ncustanti
04  Portella delle Ginestre
05  Balletto classico popolare


FORMAZIONE

Luciano Majo: voce, armonica, chitarra, barendillo, mandola
Tanino Lazzaro: voce, fisarmonica, tastiere
Antonio "Jimmy" Rotella: basso elettrico, chitarra
Paolo Mappa: batteria, percussioni

Collaboratori
Pippo Milazzo: tamburello in track 1 - lato A
Salvo Cantone: basso Fretless in track 3 - lato B


Note di copertina:
Quando nel 75 TABERNA MYLAENSIS si formò come gruppo di ricerca del canto popolare, eravamo coscienti che addentrarci in questa materia non significava solo fare musica di folklore, ma avere la possibilità di conoscere e scoprire la nostra identità di Siciliani. In questo ultimo lavoro abbiamo presentato nostre composizioni che, pur trattando temi antichi, ma sempre attuali sulla condizione dei Siciliani e sul loro stato d'animo, dal lato musicale, ci hanno permesso di trasmettere le nostre sensazioni e la nostra rabbia. Con l'utilizzazione, infine, di strumenti normalmente in uso in altri discorsi musicali, riteniamo di avere allargato i confini della 'Musica Popolare'.

C'è tutta l'essenza della svolta musicale del gruppo siciliano in queste brevi note. Il passaggio dal folklore puro dei primi tre album degli anni '70 al folk rock di "Gricalata", pubblicato nel 1981, ha rappresentato uno sforzo creativo non indifferente, con il risultato di aver prodotto un disco capolavoro. Perché "Gricalata"è un vero e proprio capolavoro che rappresenta una delle punte più alte dell'intero filone folk-rock-prog italiano. Stampato solo in vinile e in cassetta questo disco non è mai stato pubblicato in CD negli anni a seguire. Quello che potete ascoltare in questo post è il mio personale vinile, opportunamente rippato e suddiviso in due tracce, lato A e lato B.  La biografia della TM è rintracciabile un po' ovunque sul web (vi è anche il sito ufficiale), per cui non mi dilungherò più di tanto. Vale la pena ricordare la presenza del gruppo al festival del Parco Lambro del 1976 (un loro brano appare anche sul disco live, cliccate qui se volete riascoltarlo. La TB, sempre guidata dallo storico fondatore Luciano Maio,  è tuttora in attività, segno inequivocabile della grande capacità del gruppo di rinnovarsi musicalmente e dell'interesse che ancora oggi permane nei loro confronti.

Luciano Maio 
Disco raro, assolutamente assente dal web (tranne un paio di tracce su Youtube) è un regalo che facciamo a tutti i nostri anici appassionati di buona musica. Spero proprio che sia di vostro gradimento. Chissà che non ci scappi qualche commento.
E intanto...altra sforbiciata alla wishlist.


Link

Post by George 

Giampiero Alloisio - 1981 - Dovevo fare del cinema

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TRACKLIST :

01 Spirito tedesco
02 Gulliver
03 Bisanzio
04 Dio e il bar
05 Dovevo fare del cinema
06 La gaia scienza
07 Citta del Messico
08 Siamo arrivati
09 Parole
10 Il dilemma

 Testi e musiche di Giampiero Alloisio, tranne "Bisanzio" e "Parole" (di Francesco Guccini), "Gulliver" (di Alloisio/Guccini) e "Il dilemma" (di Gaber/Luporini).

 
Ringrazio il nostro amico Alverman che ci ha passato l'unico lavoro solista del leader dell'Assemblea Musicale Teatrale (qui avete di che documentarvi). Si tratta di un album che, pur non avendo velleità prog, come del resto la band di provenienza del cantante, si presenta interessante sia nei testi (2 dei quali sono nientepopodmeno che di Francesco Guccini), che nelle musiche.

Qui potete trovare una bella biografia dell'artista, dal sito anni 70 e dintorni.  "Cantautore, autore ed attore, nato ad Ovada (Al) nel 1956. Tra i fondatori dell'Assemblea Musicale Teatrale. Nel 1981 ha pubblicato il suo unico LP da solista, Dovevo fare del cinema, arrangiato da Sergio Farina. Collabora al disco Francesco Guccini, autore  di "Bisanzio" (da lui incisa nel contemporaneo "Metropolis") e di "Parole", coautore con Alloisio di "Gulliver". La canzone "Dovevo fare del cinema"è stata ripresa dallo stesso Guccini nel disco "Parnassius Guccinii", nello stesso disco si trova "Parole", che Guccini avrebbe dovuto originariamente inserire in "Metropolis". Nel disco di Alloisio compare anche "Il dilemma" scritta da Giorgio Gaber e Sandro Luporini. Giampiero Alloisio, sempre con Guccini e con Luporini ha scritto lo spettacolo "Gli ultimi viaggi di Gulliver", interpretato dallo stesso Alloisio e, fra gli altri, da Luca Barbareschi. (...)"

Anche su wikipedia si trova una scheda dedicata a Giampiero Alloisio:"Nel 1981 è autore, con Giorgio Gaber, Sandro Luporini e Francesco Guccini, dello spettacolo Ultimi viaggi di Gulliver, messo in scena dallo stesso Alloisio con Ombretta Colli; sempre nello stesso anno pubblica il suo primo album da solista, "Dovevo fare del cinema", pubblicato dalla Ascolto (etichetta di proprietà di Caterina Caselli) in cui oltre a sue composizioni sono presenti anche Gulliver, canzone del suddetto spettacolo ancora firmata con Francesco Guccini (e che quest'ultimo inciderà nel 1983 per l'album Guccini), Parole, scritta da Guccini per Alloisio e sue interpretazioni di Il dilemma di Gaber e di Bisanzio di Guccini. (...) Nel 1993 Guccini incide in "Parnassius Guccinii" il brano Dovevo fare del cinema, canzone di Alloisio dal suo primo album da solista."


Post by Captain, thank you very much to "Il Magico Alverman"
 

Richter, Venturi, Urru - 1985 - Mondorhama - 2015 Stratosfera Extended Edition (with bonus tracks)

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TRACKLIST:

1.  Stories
2.  Virgin Souls
3.  Simple Fool
4.  Devil-Angel
5.  Poser (Short Version)
6.  Love Will Save Your Life
7.  International Trade
8.  So Heavy

Bonus tracks:

9.  Stories (Extended version, single 12", side A, 1985)
10.  International Trade (Extended version, single 12", side B, 1985)
11.  Lost in Panama (single, side A, 1986)
12.  Mondorama (single, side A, 1984)
13.  Cha cha cha atomico (single, side B, 1984)

La front cover del singolo del 1984
MUSICIANS:

Liliana Richter, Varo Venturi, Marcello Murru: vocals
Varo Venturi: keyboards, guitar
Nils Tuxen; acoustic guitar
K. Peter Matziol, Massimo Bottini: bass
Curbi: drums
Hanes Arkona: guitar
Spoonfull: additional guitar
Hanes Folbert: keyboards
Rick Mazzamauro: additional keyboards

La back cover del singolo del 1984
A 30 anni esatti dall'uscita di questo eccellente disco, ecco apparire sulle scene la StratosferaExtendedEdition, ricca di bonus tracks. Varo Venturi, conclusa l'avventura con i N.A.T.O. (il post è di pochi giorni fa), insieme a Liliana "Richter" Ritteri e a Marcello Murru dà vita ai Mondorhama, subito dopo una partecipazione sanremese risalente al 1984 che lasciò il pubblico esterrefatto. Un suono fin troppo avanti per l'epoca, echi della new wave britannica a cui i nostri palati dovevano ancora abituarsi. Il brano era per l'appunto Mondorama (uscito nello stesso anno come singolo), nome a cui il trio si ispirò, aggiungendo l'h per internazionalizzarsi. L'anno successivo il gruppo registrò un album che in Italia ebbe scarso seguito. Chissà perché piacque di più in Germania, dove ottenne un discreto successo. Tutti i brani del disco sono cantati in inglese. Le otto tracce sono godibilissime e devo ammettere che i Mondorhama non sfigurano se paragonati ad altre new wave band inglesi a loro contemporanee.

La front cover del 12" del 1985
 Questo LP resterà l'unica testimonianza dei Mondorhama, oltre ad una manciata di singoli che appaiono qui come bonus tracks. Marcello Murru lasciò il gruppo per proseguire la sua carriera di attore, mentre  nel 1988  Liliana e Varo si riaffacciarono sulle scene musicali con un nuovo progetto, denominato "Guernica". Il frutto di questa collaborazione fu un disco assolutamente originale e dal respiro internazionale. Ho letto da qualche parte che i Guernica registrarono probabilmente anche un secondo album, di cui però non si hanno notizie. 


Le bonus tracks qui presenti raccolgono le extended version di due brani tratti dal 33 giri, che vennero incluse in un 12" pubblicato nello stesso anno. Seguono Lost in Panama, lato A dell'ultimo singolo inciso dai Mondorhama nel 1986 (il lato B non l'ho trovato da nessuna parte) e, infine , il primo 45 giri del 1984, con quella Mondorama presentata al Teatro Ariston di Sanremo. Su Youtube troverete il video.
E' tutto. Buon ascolto. 



Post by George

Repost - Serie "Battiato & Friends Special Fan Collection" n. 18 (serie bootleg n. 85) - Franco Battiato - 1992 - Live Genova - Versione completa

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Repost di uno splendido bootleg, dall'ottima qualità sonora, postato originariamente martedì 11 dicembre 2012 (vedi qui), naturalmente in collaborazione col nostro grande amico Antonio LM. Il motivo di questo dejà-vu lo spiega Antonio medesimo nella sua mail: "Ciao carissimo, torno a farmi vivo dopo un lungo di tempo di assenza e di impegni. (...) Ultimamente un sito di condivisione file (non ricordo quale) ha pubblicato un concerto del 1992 che io avevo da tempo immemore e che tu hai già pubblicato nel blog. Solo che questa versione recupera il pezzo conclusivo (L'ombra della luce) più 3 bis davvero gustosi. La qualità è eccezionale. Vedi tu come regolarti e se vuoi ri-postare l'intero concerto con la copertina aggiornata" (detto-fatto, caro Antonio)

TRACKLIST :

01 - Introduzione prima parte (orchestra)
02 - Il re del mondo
03 - Fisiognomica
04 - Prospettiva Nevskj
05 - I treni di Tozeur
06 - Mesopotamia
07 - E ti vengo a cercare
08 - Nomadi
09 - Strade dell'est
10 - L'oceano di silenzio
11 - Introduzione seconda parte (orchestra)
12 - Schmerzen
13 - Plaisir d'amour
14 - Gestillte sensucht
15 - Oh sweet were the hours
16 - Povera patria
17 - Le sacre sinfonie del tempo
18 - Come un cammello in una grondaia
19 - L'ombra della luce
20 - Magic shop (bis)
21 - Summer on a solitary beach (bis)
22 - L'era del cinghiale bianco (bis)

 "Sono gli anni "integralisti" di Franco Battiato. Quelli più ardui ed arditi per chi ha amato le composizioni più pop dell'artista. Il concerto riflette quasi perfettamente l'animo di Battiato. Non c'è quasi filtro tra lui e gli ascoltatori. L'alchimia musicale la dettano i Virtuosi italiani, magnifica orchestra da camera. La direzione è affidata al fedele Giusto Pio e, in un paio di lieder, ad Antonio Ballista che, in entrambi i concerti, sarà il pianista di riferimento. Alle tastiere, molto discrete e raffinate, altra vecchia conoscenza degli amanti di Battiato, ovvero Filippo Destrieri. Arrangiamenti che ignorano la ritmica. Atmosfere sospese, umbratili ed evocative. Non c'è l'entusiasmo dei precedenti e futuri tour, ma come non ammirare il rigore di questi incontri con il suono? Per il concerto di Genova resta da ammirare la qualità dell'audio."  Antonio.

Musicisti :

Franco Battiato - Voce
Antonio Ballista - Pianoforte
Filippo Destrieri - Tastiere e computer
Orchestra dei "Virtuosi Italiani" diretta da Giusto Pio e Antonio Ballista

LINK Genova 1992 Complete version

Repost by Antonio & Captain

P.S. - Tanto per ingolosirvi, questo repost è anche un'anteprima di future leccornie Battiatesche, sempre a cura dell'amico Antonio, che presto arricchiranno ulteriormente questa già nutrita serie, fiore all'occhiello del nostro blog...

New Blues - 1965/1971 - Discografia Completa

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TRACKLIST :

01 Mondo di uomini
02 Ti vorrei con me
03 Balliamo il che che che
04 Preghiera
05 Les preludes
06 Ballata
07 I wanna take you higher
08 Mistery
09 Living wrech
10 Southbound train
11 Celebre minuetto
12 Samba pati
13 Theme for an imaginary western
14 I love you Girlie
15 Buio
16 Giganti del cielo

Prima di tutto, lasciate che ringrazi di cuore il caro amico Ilario e che mi scusi con lui per aver tenuto "nel cassetto" troppo a lungo questa pregevolissima collezione completa dei New Blues, band biellese che raggiunse una certa popolarità negli anni a cavallo tra i 60 ed i 70. Incisero 2 singoli, nel 1965 e nel 1969, ed un album di 12 canzoni nel 1971: questa raccolta, pubblicata dalla giallo records nel 1995, riunisce tutte le loro incisioni.

Due note di accompagnamento da Ilario: "Dalla prima formazione dopo l'incisione del 45 giri  (Mondo di uomini/Ti vorrei con me) uscì il tastierista Ennio Cinguino, il quale fondo' I Pow-Pow, che divennero il gruppo che accompagnava il cantante Michele (Susan dei marinai, ecc...). Nei primi anni 70 i Pow-Pow cambiarono nome e divennero gli Odissea, dei quali ti ho precedentemente inviato il file, che tu hai pubblicato. Invece dalla seconda e terza  formazione, nella prima metà degli anni 70, uscì il chitarrista Franco Finotti (anche lui scomparso due anni fa), il quale entrò in seguito nel Segno dello Zodiaco (gìà apparso sulla stratosfera)"

Troverete una dettagliata biografia di questa band ne libretto del cd, che troverete allegato ai file musicali in fondo al post... Buon ascolto!!

I NEW BLUES :

Nicola Casciabianca - Voce (1965/1969)
Ennio Cinguino - Tastiere (1965/1967)
Fernando Pozzo - Chitarra (1965/1967)
Eugenio Margara - Batteria
Adriano Del Mastro - Basso
Franco Finotti - Chitarra, voce (1967/1975)
Enzo Scarpa - Tastiere, voce (1967/1975)


Post by Captain & Ilario

Le Antologie della Stratosfera Vol. 22 - Riki Maiocchi Story (Superpost)

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Le scarpe tu ce l'hai
Puoi andare dove vuoi
Puoi fare ciò che vuoi
Perché tu non lo fai
Perché non te ne vai 
Perché?


Parlare di Riki Maiocchi vuol dire ripercorrere la storia di uno di quei personaggi che hanno lasciato un segno indelebile nel panorama musicale italiano. E' possibile che le giovani generazioni non lo conoscano per nulla, e forse anche noi che abbiamo qualche anno in più ci si siamo dimenticati della sua grandezza e della sua originalità creativa. Proprio per queste ragioni, consapevole che Riki Maiocchi è stato marginalizzato in questi ultimi anni, ho pensato di rendergli il giusto omaggio, sulle pagine di questo blog, proponendo la sua intera discografia. Una ricerca musicale e iconografica piuttosto lunga e impegnativa: il risultato, per me soddisfacente, è questo superpost che racchiude tutti i singoli, da solo e con i Camaleonti, l'album antologico della CGD del 1988 e, infine, l'ultimo suo album datato 1998, dove Riki ripropone i sui vecchi successi con nuovi arrangiamenti. La sua biografia proviene dal sito ufficiale di Riki Maiocchi che vi invito a visitare cliccando qui.
 Iniziamo con questi due CD che raccolgono la sua produzione discografica a 45 giri.


I SINGOLI 1964-1976

DISC 1

01.  La tua vera personalità (lato A, 1964)
02.  Giovedì non mancare (Did He Call Today Mama di Randy Newman) (lato B, 1964)
03.  Non dite a mia madre (The House of Rising Sun degli Animals) (lato A, 1964)
04.  P.S. I Love You (cover dei Beatles) (lato B, 1964)
05.  La casa del sole (The House of Rising Sun degli Animals) (lato A, 1965)
Lato B - P.S. I Love You
06.  Quella che cerchi (Stop Feeling For Yourself di Adam Faith) (lato A, 1965)
07.  Mai finirà (Forbidden) (lato B, 1965)
08.  Ti saluto (con I Camaleonti - lato A, 1965)
09.  Ti dai troppe arie (Really Mistified dei Merseybeats) (con I Camaleonti - lato B, 1965)
10.  La libertà (con I Camaleonti - lato A, 1966)
11.  Non c'è più nessuno (con I Camaleonti - lato B, 1966)
12.  Chiedi chiedi (con I Camaleonti - lato A, 1966)
13.  I ragazzi del Grab (con I Camaleonti - lato B1, 1966)
14.  Dimmi ciao (con I Camaleonti - lato B2, 1966)








DISC 2

15.  Uno in più (lato A, 1966)
16.  Non buttarmi giù (Don't Bring Me Down degli Animals) (lato B, 1966)
17.  C'è chi spera (lato A, 1967)
18.  Sono il tuo poeta (lato B, 1967)
19.  Prendi fra le mani la testa (lato A, 1967)
20.  Prega (Beggin' dei Four Seasons) (lato B, 1967)
21.  Ma l'amore no (lato A, 1967)
22.  Un'altra vita (Free Me di Paul Jones) (lato B, 1967)
23.  Il re della solitudine (Sons and Lovers di Paul Jones (lato A, 1968)
24.  E volerai (lato B, 1968)
25.  Io sono qui (Peace Brother Peace di Paul Jones) (lato A, 1969)
26.  Tu vedi mai cerchi bianchi e neri? (Feelin' Alright di Joe Cocker / Traffic) (lato B, 1969)
27.  Aiutami (lato A, 1972)
28.  Mary Jane (lato B, 1972)
29.  Rock 'n' Roll (lato A, 1976) - lato B-  P.S. I Love You

Bonus Tracks
30. Chiedi chiedi (con I Camaleonti - live Cantagiro 1966)
31. C'è chi spera (Marianne Faithful, Sanremo 1967)












Biografia 

Riki nasce a Milano il 27 maggio 1940. All'alba degli anni Sessanta comincia a frequentare l'ambiente musicale milanese, inizia la sua attività artistica frequentando il locale Santa Tecla, tempio milanese della musica jazz, dove ha l'opportunità di conoscere altri personaggi che si affermeranno come protagonisti della canzone italiana quali Adriano Celentano, Giorgio Gaber, Enzo Jannacci, formando alcune precarie formazioni e facendosi notare da qualche discografico. Nel 1964 esordisce su vinile: La tua vera personalità e Giovedì non mancare (cover di Randy Newman), non sono proprio due canzoni di notevole spessore, ma gli danno modo di farsi conoscere. L'anno successivo comincia ad arrivare dall'oltremanica il beat. Riki rimane folgorato da Beatles, Rolling Stones e Animals. Di questi ultimi, infatti, riprende The House Of The Rising Sun che da noi diventa Non dite a mia madre, dal testo crudo e subito censurato, cambiato poi nel popolare La casa del sole, che nel frattempo venne incisa anche dai MarceIlos Ferial, i quali presentandola al Cantagiro '65 oscurarono, purtroppo, la versione di Riki. Sul retro compare una versione italiana di P.S. I Love You, dei Beatles, in cui Riki risulta accompagnato dai Mods. Il gruppo non è altro che il nucleo da cui nasceranno i Camaleonti. Contemporaneamente incide l'ultimo singolo per la Columbia (Quella checerchi e Mai finirà). Dotato di una forte personalità Riki assieme a Livio Macchia fonda il gruppo musicale I Camaleonti con i quali diffonde in Italia le versioni in italiano di brani del nascente beat inglese, che egli stesso scopre e conosce attraverso frequenti viaggi in Inghilterra, spinto da una curiosità e un interesse per il nuovo che lo hanno sempre contraddistinto. 

I primi Camaleonti con Riki Maiocchi: erano i tempi del beat
Nel 1966 i Camaleonti, nel giro di una settimana, sfornano ben due prodotti validi. Il primo ad uscire è uno tra i migliori esordi a 33 giri dal titolo "The best records in the world", già postato sulla Stratosfera. Brani come Se ritornerai, Non sperarlo più e Io lavoro, mettono in luce sia la grinta e la determinazione del gruppo, sia la rabbia con la quale Riki Maiocchi li interpreta. La dimensione "live" (i pezzi sono registrati dal vivo in studio) non fa che sottolineare le capacità dei cinque. Successivamente, viene pubblicato il primo dei due dischi Tris, con tre pezzi estratti dall'LP sopra citato; i tre episodi sono Io Lavoro, Come mai e i Capelloni. Con l'estate arriva anche il Cantagiro, al quale i Camaleonti prendono parte con Chiedi chiedi (inclusa nelle bonus tracks) che, insieme a Dimmi ciao e I ragazzi del Grab, compongono l'ultimo disco con Riki.


 La sua scelta artistica sempre in fermento, lo spinge ad intraprendere la carriera solista nell'autunno del 1966. Riki, confermando la sua fama di innovatore, allestisce un gruppo di musicisti (The Trip) composto inizialmente da giovani inglesi da lui scoperti, fra cui spicca il chitarrista Ritchie Blackmore, il quale al termine dell’esperienza italiana tornerà a Londra per formare i Deep Purple. La sua costante ricerca del nuovo lo porta sulle tracce di un allora sconosciuto Lucio Battisti al quale chiede, grazie anche alla conoscenza e collaborazione di Mogol, un brano fortemente innovativo. Nasce così la canzone Uno in più destinata a diventare un simbolo sonoro per una generazione di giovani italiani, inno di un' epoca felice e carica di belle speranze. Uno in più rimane il suo maggiore successo sia per le vendite realizzate che per la popolarità conseguita. 


Nel 1967 Riki tenta la carta Festival di Sanremo con C'è chi spera, partecipandovi con l'allora compagna di Mick Jagger. Marianne Faithfull (vedi bonus tracks). La mossa sembra solamente pubblicitaria ma, in realtà, la canzone proposta dai due è una delle più interessanti in gara.I successi di vendita sono scarsi. Riki raggiunge allora Londra dove rafforza il suo amore per il british blues, incontrando personaggi del calibro di Jimi Hendrix, Eric Burdon  e Van Morrison.

Se volete approfondire il periodo Trip (nulla a che vedere con la band di Joe Vescovi) visitate i siti Athos di MAT2020 e Chitarra lampo.

Riki Maiocchi con Jimi Hendrix a Londra, nel 1967
 Al ritorno da Londra Riki partecipa al Festivalbar con Prendi fra le mani la testa, uno dei capolavori da lui incisi, composta dalla premiata ditta Mogol-Battisti (Lucio la inciderà nel 1973 sul suo LP "Il nostro caro angelo"), insieme ad una bella cover, Beggin' dei Four Seasons, dal titolo Prega e che incontrerà un successo immediato. Richiestissimo nei locali alla moda di allora, primi fra tutti i Piper di Roma e Milano, nel 1967 registra il suo brano più commerciale, Ma l'amore no (di Giovanni D'Anzi); sul lato B appare Un'altra vita, brano cantato da Paul Jones (Free me) nel film "Privilege". La canzone è la descrizione della sua avventura nel sistema discografico e Riki decide di non scendere più a compromessi: vuole decidere direttamente cosa interpretare, senza la ricerca del successo ad ogni costo. Qualcuno lo taccia di presunzione e dopo tre o quattro singoli realizzati in un anno, nel 1968 vedrà la luce solo un 45 giri, Il re della solitudine.

Riki Maiocchi, Sanremo 1967
Marianne Faithfull, 1967
Cominciano a mancare gli ingaggi e Maiocchi viene indicato sempre di più come un personaggio difficile da gestire. Solo la Carosello gli consentirà di realizzare un singolo che passa inosservato, ingiustamente, dato lo spessore delle composizioni. Io sono qui e Tu vedi mai cerchi bianchi e neri? (Feelin' Alright di Joe Cocker, poi ripresa dai Traffic). Testimoniano come si sia evoluto e ampliato anche il gusto musicale di Riki, dagli Animals ai Traffic, dal beat a qualcosa di diverso, che non era rock e non era blues. Dal 1969 al 1972 non si hanno più notizie del cantante milanese, se non per un singolo inciso per la CGD. I due pezzi, di cui il migliore (in pieno spirito Joe Cocker) è Aiutami di Bardotti-Shapiro (l'altro è Mary Jane), non ridestano attenzione per il personaggio Riki Maiocchi. 


Nel 1976 la Columbia gli da ancora la possibilità di incidere l'ultimo meraviglioso 45 giri: Rock'n'Roll che parla dell'odio, ma anche dell'amore, di Riki nei confronti della musica. Inizialmente il testo originale nacque da una collaborazione con Gian Pieretti, ma quello che ne venne fuori fu un testo decisamente "contro" che venne così rielaborato fino alla sua versione definitiva. Resta da apprezzare, oltre alla voce, la coerenza alle sue idee, anche a costo di cadere nel dimenticatoio di un mercato che non perdona chi non si piega alle sue regole. La sua maturità musicale ed intellettuale lo ha portato sicuramente al di là del tempo in cui stava vivendo, essere troppo avanti con i gusti musicali rispetto al momento. Consapevole di aver detto quello che aveva da dire e assolutamente contrario ad una routine nostalgica, Maiocchi lascia l’ambiente musicale. Ripetute insistenze lo portano, verso la fine degli anni ottanta, a compiere alcune apparizioni televisive che contribuiscono ad accrescerne la stima ed il rispetto per sua coerenza artistica e per le scelte coraggiose compiute.


 L’ultima testimonianza della sua arte risale al 1998 quando, sollecitato da numerosi suoi estimatori, incide il meglio della sua produzione con le moderne tecniche di registrazione e con gli arrangiamenti di Alberto Radius, uno dei maggiori chitarristi italiani. La presentazione del CD avviene, nello stesso anno, durante una serata in suo onore organizzata nel locale milanese Blues House alla presenza di un numeroso pubblico composto da esponenti di una generazione per i quali Riki Maiocchi ha rappresentato e continuerà a rappresentare un personaggio di culto. Nel 2004 muore al Policlinico di Milano, stroncato dal solito male incurabile, lasciando in eredità un patrimonio musicale di lata levatura, che noi oggi possiamo apprezzare in tutte le sue sfumature.


 Link Singoli CD1 
 Link Singoli CD2 
Una delle ultime immagini di Riki Maiocchi

RIKI MAIOCCHI - 1988 - RIKI MAIOCCHI


TRACKLIST:

01.  Prendi fra le mani la testa
02.  Sono il tuo poeta
03.  Aiutami
04.  Mary Jane
05.  Il re della solitudine
06.  Uno in più
07.  Non buttarmi giù
08.  C'è chi spera
09.  Ma l'amore mo
10.  E volerai


Questo disco antologico, pubblicato nel 1988, raccoglie una serie di singoli di grande successo (o presunti tali). L'album è fuori catalogo da anni e non e mai stato stampato in versione CD.

Link LP 1988 


RIKI MAIOCCHI - 1998 - UNO IN PIU'
(pubblicato anche con il titolo "Il meglio"

 

TRACKLIST:

01 Uno in più
02 Tu vedi mai ...
03 Rock n' Roll
04 La casa del sole
05 Prendi fra le mani la testa
06 Un'altra vita (Privilege)
07 Quella che cerchi
08 I ragazzi del Grab
09 Il re della solitudine
10 Stesso giorno, stessa ora
11 Sha - la - la la
12  Prega
13 Io lavoro
14 C'è chi spera


Il testamento discografico di Riki Maiocchi: 14 brani che ripercorrono la sua carriera musicale, sia quella solista che con i Camaleonti, in versioni diverse, appositamente ri-registrate e mixate nel 1998 presso lo Studio Radius a Milano, con la supervisione di Alberto Radius, per l'appunto, e di Mauro Cazzola. Molti brani sono stati profondamente riarrangiati (La casa del sole, ad esempio,  è quasi irriconoscibile) e ci fanno rimpiangere le versioni originali. Si salva la voce di Riki, sempre calda e intensa, anche se - per dirla tutta - potevamo fare a meno di questa discutibile operazione discografica. E comunque...grazie Riki per tutto quello che ci hai dato. Non a caso si organizzano ancora tributi in suo onore, come quello riportato nel poster che trovate qui sotto. 


Link CD Il meglio 1998
 
Per completezza di informazioni, vi ricordo che Riki Maiocchi appare anche sulla compilation dal titolo "Riki and Beat vol. 24" con alcuni brani, tutti editi, al fianco di altri artisti quali Martò, The Renegades, Vanna Scotti, Sonia e Le Sorelle, Ralph e i Copertoni, Nico, Johnny e i Marines. Questa è la copertina. Siamo giunti alla fine di questo viaggio. Non ci restano che questi quattro CD, per ricordare un grande artista e rendergli giustizia.
Buon ascolto, amici. 


Post by George

Tallarita & Tomassini - 1975 - Ispirazioni e circostanze

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TRACKLIST :

01 - Tomassini - Civilta' 2000
02 - Tomassini - Ecologia
03 - Tomassini - Gran canyon
04 - Tomassini - Carovana
05 - Tomassini - Relax
06 - Tomassini - Angoscia
07 - Tallarita - Caos
08 - Tallarita - Country
09 - Tallarita - Genesi d'africa
10 - Tallarita - Autunno
11 - Tallarita - Ricordi
12 - Tallarita - Stress

Innanzitutto, è doveroso ringraziare enormemente l'amico Vlad Tepes per aver passato alla stratosfera questo rarissimo album, tra l'altro ricercato da due amici molto noti del nostro blog, ovvero George e Frank-One... Si tratta di un album di sonorizzazioni attribuito a Franco Tallarita e Maurizio Tomassini, rispettivamente bassista e batterista degli UT (quelli che confezionarono nel 1974 l'album "Homo", che trovate qui, appena ricaricato per l'occasione). "Ispirazioni e circostanze"è una raccolta di pezzi strumentali di vario stile, similare a molti altri lavori del genere, detti comunemente "library". Qualche info in più ce la fornisce l'insostituibile Augusto Croce, all'interno della pagina da lui dedicata agli UT su Italianprog: "(...) Sono invece piuttosto difficili da trovare i due album Ispirazioni e circostanze e Alta tensione (accreditato al solo Tallarita, e presente nella wishlist - nota del Capitano). L'LP di Tallarita & Tomassini ha una copertina singola con bordi ripiegati all'esterno (flipback) e curiosamente non cita i nomi degli artisti in copertina, con Tallarita e Tomassini menzionati solo come compositori separati per ciascuna delle due facciate (...)". 

Lascio a voi il gusto di scoprire quest'album e vi auguro buon ascolto...


Post by Captain & Vlad Tapes

Serie "Battiato & Friends Special Fan Collection" n. 37 (Serie "Bootleg" n. 192) - Franco Battiato - 2015 - Teatro Circo Price, Madrid (6-9-2015)

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TRACKLIST :

01 La sombra de la luz
02 Le sacre sinfonie del tempo
03 Il re del mondo
04 El animal
05 Un irresistible reclamo
06 Pasacalle
07 Te lo leggo negli occhi
08 La canzone dei vecchi amanti
09 Secondo imbrunire
10 Niente è come sembra
11 Nomadas
12 Perspectiva Nevskj
13 Fornicazione/No time no space
14 El cuidado
15 Gli uccelli
16 L'era del cinghiale bianco
17 E ti vengo a cercare
18 Musicisti
19 La estacion de los amores
20 I treni di Tozeur
21 MagIc shop
22 Voglio vederti danzare

"Mentre il nuovo singolo raccoglie dissensi... Ecco un recente concerto spagnolo di Battiato!"

Come preannunciato dal recente reupload del concerto a Genova del 1992, è tornato a bazzicare la stratosfera il nostro amico Antonio che, pur rapito da 1000 impegni, ha trovato il tempo di riavviare una collaborazione ormai pluriennale con il nostro blog (il primo post della serie Battiato & Friends Special Fan Collection risale al luglio 2012)... E noi appassionati fan del maestro non possiamo che esserne lieti...

"La Spagna rappresenta un luogo di elezione per Battiato. Dagli anni Ottanta, infatti, la penisola iberica rappresenta la seconda patria per la produzione musicale del nostro. Pubblico sempre calorosissimo, dischi e concerti che rappresentano sempre dei successi. Non fa eccezione la recentissima esibizione che presentiamo in questa sede. Niente di particolarmente innovativo in questo live che, tuttavia, conserva alcuni momenti molto ispirati. Una bella occasione per ascoltare in lingua spagnola alcuni successi senza tempo. La scaletta presenta quasi per intero lo spettacolo, con l'aggiunta di Voglio vederti danzare estrapolata dal concerto di Vigo (del giorno prima).
Buon ascolto!
Antonio 


Post by Antonio (Head) & Captain (Hand)

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