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Channel: VERSO LA STRATOSFERA
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Roberto Donnini - 1980 - Tunedless (viny - Limited Edition)

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TRACKLIST:
Lato A
01. "T" 1 A

Lato B
02. "T" 2 A


MUSICISTI:

Roberto Donnini - electric piano, harmonica
Sauro Albisani - alto sax (lato A)
Roberto Buoni - alto sax (lato B)
Carlo Bonomi - cello (lato A)
Mino Vis Mara - cello (lato B)
Stefano Fiuzzi - piano (lato B)
Aldo De Bono - sitar (lato B)
Maurizio Morini - synth (lato A)
Michele Losappio - trombone (lato B)
Jacqueline Darby - voice (lato B)


In giro per il globo terracqueo vi sono artisti sconosciuti o semi-sconosciuti che hanno il merito di realizzare album coraggiosi, sperimentali, fuori dagli schemi, con una produzione a volte ridotta a poche testimonianze sonore, ma di grande fascino e suggestione. E' questo il caso di Roberto Donnini, l'ospite del post odierno. D'altronde è anche compito della Stratosfera quello di andare a scovare e valorizzare musicisti "ai margini". Il resto lo faranno, o meglio lo diranno i palati raffinati degli amici del blog. Di seguito qualche informazione sul protagonista e su questo suo primo lavoro intitolato "Tunedless". Questo album è stato pubblicato attraverso l'etichetta Lynx Records nel 1980, come edizione Galerie Schema, limitata a sole 100 copie (almeno così ho sentito). Il disco è suddiviso in due suite, una per ogni facciata, con titoli assolutamente originali, "T"1A e "T"2A, della durata di circa 20 minuti ciascuna. 
 

Architetto, artista visivo e musicista, Roberto Donnini ha realizzato alcuni LP d'avanguardia negli anni '80 e '90, paesaggi sonori puri con una complessa fusione di una ricca strumentazione. Nel corso degli anni ha suonato con un cast invidiabile di musicisti ospiti tra cui Albert Mayr, Giancarlo Cardini, Donella Del Monaco, Giancarlo Schiaffini, Andrea Centazzo, Lino Capra Vaccina e altri ancora. "Tunedless"è musica contemporanea per sintetizzatore e strumenti elettrici e acustici, composta da Roberto Donnini ed eseguita insieme ai numerosi musicisti indicati nel disco. Non amo molto i paragoni, ma credo che Donnini abbia assimilato non poco la lezione di Terry Riley e compagni. Come precisa Donnini riguardo al disco: "può essere eseguito da qualsiasi tipo e numero di strumenti o voci. Solo uno strumento deve suonare ad libitum la serie con le ultime tre o quattro note a caso, ma tornando sempre in La bemolle. Tutti gli altri strumenti e voci possono essere ben accordati o fluttuare  entro un intervallo molto piccolo sopra e sotto la frequenza delle note dello strumento, suonando ad libitum: non possono suonare più di cinque note della serie per ogni esecuzione". Chiuso con le note tecniche (io ci ho capito ben poco, lo ammetto), vi ricordo la discografia di Roberto Donni, consistente in soli tre album: "Tunedless" (1980), "Tunedless 2" (1987) e "Fluxmar" (1992). Questi ultimi due sono stati registrati in compagnia dei grandi ospiti sopra ricordati. Bene, vi lascio all'ascolto dell'album (so bene che non sarà "nelle corde" di molti di voi) e agli eventuali giudizi e commenti. A presto.



Post by George


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